Per una creatura dalle fascinazioni facili come me, navigatori, questo è il migliore dei parco giochi: Magic Kingdom, Eurodisney e Six Flags messi insieme.
E' il regno delle eccellenze agroalimentari, il tempio dell'enogastronomia applicata, l'ultima frontiera del mercato sostenibile, nonché una geniale trovata commerciale ideata dalla diabolica mente di Oscar Farinetti, il "mercante di utopie".
Prima qualche consiglio, navigatori:
- E' necessario avere una macchina. Se non l'avete affittatela, fatevela prestare, rubatela, insomma in qualche modo procuratevela perchè uscirete da via Nizza 230 con milioni di buste, anche se sarete entrati solo per comprare una scatolina di anice stellato.
- Lasciate in casa tutte le carte di credito, postamat, visacard, bancomat, espresse americane e altro. Con voi solo il contante che avete deciso di spendere.
- Se arrivate per l'ora di pranzo, avrete la possibilità di mangiare nei ristorantini all'interno di Eataly. Fatelo assolutamente prima di fare la spesa! A stomaco pieno il cibo ha meno influenza sul vostro cervello, anche se quello degli enogastrofissati è spesso irrimediabilmente compromesso.
- Se venite da altra città e siete lì in vacanza, evitate accuratamente i padiglioni della carne, del pesce, della pasta fresca fatta in casa e tutto il mercato agricolo, perchè ci lascerete il cuore senza la possibilità di portare via niente. O altresì porterete via diverse cose che marciranno in macchina prima di vedere il frigo di casa.
Più o meno ci siamo. Possiamo entrare.
Sin dal primo passo che muoverete all'interno di Eataly i vostri sensi si metteranno in moto all'unisono, procurandovi un leggero mal di testa. Odori, colori, sapori, emozioni tattili e vociare continuo ai quali vi abituerete solo dopo un pò. Se state visitando il mercato per la prima volta vi capiterà di girare a caso e spesso vi ritroverete nello stesso punto. Fate attenzione a non comprare due volte la stessa cosa, perchè giuro che può succedere.
La soste obbligatorie sono:
La pasta di Gragnano
Lo scaffale delle specialità di Moreno Cedroni
Il mercante di spezie
Miele, confetture e frutta spiritosa
L'enoteca
Il meraviglioso mercato di frutta e verdura...
...nei dettagli di Mr R
E i Ristorantini, con tanto di macelleria annessa
Nella nostra gita a Eataly, dopo aver girato per ore tra dolci eccellenti, eccellenti caffè, le eccellenze di Jolanda De Colò, gli oli eccellenti, sardine, tonno, capperi, olive, aceti, grissini, fagioli, funghi, prodotti per la pelle, birre, farine, cereali, tutto quello che vi sovviene alla mente e che abbia a che fare con l'ambiente cucina, naturalmente d'eccellenza, io e Mr R abbiamo cominciato a sentire un pò fame.
Tra le otto accattivanti possibilità messe a disposizione dai ristoratori di Eataly, abbiamo scelto la Carne. Ci siamo seduti al banco e abbiamo ordinato: il Giotto, ossia l'Hamburger de "la Granda", e la Gran Tagliata de "la Granda", con due bicchieri di Roero Arneis Pradalupo. Quanto abbiamo speso? 25€. Giubilo.
Infine, come sempre, potrà capitarvi di dover usare il bagno
e qui la storia dell'eccellenza l'hanno un pò gettata nel water, in senso letterale.
Ad ogni modo Eataly è un pò l'isola che non c'è, il luogo in cui i sogni di ogni enogastrofissato possono realizzarsi e questo i signori di Slow Food lo sanno bene. Sarebbero molte le considerazioni da fare in proposito ma le lascio volentieri a chi se ne intende più di me. Quello che posso dire è che se Eataly aprirà a Roma come dicono, mi ci troverete spesso, incollata al mio carrello ricolmo di fantasie proibite, a fissare uno scaffale straboccante di golosità. L'ho detto.
Per ora è tutto, navigatori
A presto
Boccadirosa
Ps. Io e Mr R in quel di Eataly abbiamo speso circa 200€.
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